Risonanze dell’incontro comunitario

massimoRisonanze dell’incontro comunitario 
4. La missione di Gesù:accogliere e donare lo spirito
Sabato 18 gennaio 2014

di Massimo Perrotta

Il tema proposto per questo incontro toccava aspetti estremamente delicati e personali che hanno avuto riflessi evidenti all’interno delle numerose riflessioni condivise nel gruppo.  Pensare all’azione dello Spirito all’interno di noi stessi è operazione molto complicata, richiede livelli di autocoscienza che raramente  siamo in grado di raggiungere. E’ per noi più facile riflettere sulle risonanze che ci giungono dall’esterno e su queste basare la nostra consapevolezza circa l’azione che lo Spirito opera su di noi.
Nonostante la difficoltà del tema o forse grazie a questa, gli interventi dei partecipanti sono stati, tutti, di grande spessore e profondità, a testimonianza che il cammino svolto dal gruppo in questi anni ha lasciato segni profondi. Le “strade” di riflessione proposte dalla scheda sono state solo sfiorate e più spesso, negli interventi, è emersa una visione “più larga” del tema.

Alcune delle riflessioni condivise nella fase della comunicazione hanno coraggiosamente riguardato il rapporto con lo “Spirito dentro di noi” e la consapevolezza della sua azione:

  • riconosco l’azione dello Spirito in alcuni eventi, anche piccoli….
  • posso misurare la mia guarigione, attraverso l’azione dello Spirito, partendo dai piccoli passi…
  • mi limito a chiedere di far luce sulla strada che devo percorrere, perché ho difficoltà a “misurare” gli effetti dell’azione che lo Spirito opera su di me
  • riesco a comprendere che la difficoltà nel riconoscere l’azione positiva dello Spirito in me (che potrebbe esser riconosciuta come pudore) è opera della negatività che mi porto dentro (del maligno?). Questa consapevolezza  mi offre la possibilità di riconoscere l’azione dello Spirito in me, e, in particolare, la mia capacità di amare il prossimo
  • c’è un valore molto importante che credo di aver acquisito attraverso il “lavoro” che lo Spirito ha operato in me: la convinzione che è più importante comprendere piuttosto che essere compresi
  • sono consapevole della chiamata che lo Spirito sollecita in me attraverso la fedeltà al vangelo e non riesco a “misurare” gli effetti che tale chiamata produce

In altri interventi si è preferito allargare la riflessione oltre l’esperienza personale…

  • ”Colui che toglie il peccato del mondo”…Un tipo di fede poco adulta si limita ad aderire ad una interpretazione “magica” dell’azione dello Spirito…”Una fede adulta, invece,  deve essere consapevole che per “togliere il peccato dal mondo” che c’è bisogno anche dell’azione dell’uomo che accoglie lo Spirito ed opera nella direzione che Lui ci indica, attraverso un cammino che dura tutta la vita…
  • Ma la fede poco adulta sembra sia favorita dal coesistere di due teologie: quella dello studio catechetico serio ed approfondito e quella “delle parrocchie”. Forse c’è bisogno di maggior studio ed apertura mentale da parte dei futuri sacerdoti e dei nuovi catechisti.

Punto di riferimento fondamentale per la riflessione sul tema dell’azione dello Spirito è il lavoro offerto dal Card. Martini. I quattro precetti essenziali individuati da Martini per favorire la realizzazione della spiritualità in noi: “..sii attento, sii intelligente, sii responsabile, sii capace di giocarti per quanto appare giusto e vero…” possono essere considerati una potente guida e un vero e proprio Vangelo.

Pubblicato da

luciano meddi

Ordinario di Catechesi Missionaria Pontificia Università Urbaniana Roma

1 commento su “Risonanze dell’incontro comunitario”

  1. “..sii attento, sii intelligente, sii responsabile, sii capace di giocarti per quanto appare giusto e vero…” possono essere considerati una potente guida e un vero e proprio Vangelo. Signore fai che si compia in me latua volontà. Amen

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